Tra i tanti annunci di lavoro presenti nella rete, non tutti sono reali: questi dettagli aiutano a distinguere quelli veri e affidabili dalle potenziali truffe.
Ormai da alcuni decenni la tecnologia è entrata a far parte della quotidianità, permeando quasi ogni aspetto della vita. Lo ha fatto in grandissima parte anche con il mondo del lavoro, che è diventato sempre più digitale grazie all’uso costante della rete.
Si assiste alla crescita esponenziale degli impieghi in smart working, che permettono di svolgere il proprio lavoro per un datore anche a distanza. Internet d’altra parte, è il mezzo attraverso il quale si compie la stessa ricerca di lavoro. Se un tempo era una consuetudine girare con un curriculum in mano, proponendosi alle aziende di proprio interesse, oggi le candidature avvengono online.
Ci si affida a siti web più o meno affidabili, all’interno dei quali vengono giornalmente inseriti gli annunci di lavoro. Non tutti gli autori di queste pubblicazioni tuttavia, sono effettivamente verificati ed è molto facile incorrere in truffe sempre più comuni.
Inoltrando ingenuamente il proprio CV infatti, si inviano anche dati sensibili che possono essere sfruttati dai malintenzionati, a fini di phishing ma anche di ricatti economici. In questa rete di pericoli è bene riconoscere alcuni particolari segnali, che possono indicare la falsità di un annuncio di lavoro. Identificarli fin da subito eviterà numerosi rischi.
La paura di cadere in una trappola informatica non deve certamente scoraggiare dal tentativo di trovare un buon lavoro tramite un annuncio online. É fondamentale però, essere consapevoli dei pericoli e fare il possibile per evitare.
Il primo campanello d’allarme è la mancanza di dettagli sul datore di lavoro. Un’azienda seria e affidabile non avrà sicuramente necessità di nascondersi dietro ad ambigui nickname, ma piuttosto esporrà chiaramente il suo nome, la sua sede ed eventualmente, la sua Partita IVA. Tutte queste informazioni consentiranno al candidato interessato di approfondire tramite ricerche ben specifiche.
Altrettanto preoccupante sarà l’assenza di un sito web o di recensioni online. Al giorno d’oggi praticamente ogni attività possiede un suo portale su internet, attraverso il quale viene presentata l’azienda stessa e vengono forniti recapiti e riferimenti. Molto spesso inoltre, è possibile trovare sui motori di ricerca dei feedback relativi al lavoro in quell’azienda, forniti da chi ci lavora o ci ha lavorato.
Dovrà suonare sospetta la proposta di una remunerazione troppo alta rispetto al ruolo. Per quanto si possa essere fortunati, questo sarà probabilmente un dettaglio poco realistico. Cifre troppo elevate invitano i potenziali candidati a proporsi, ma il più delle volte si rivelano promesse infondate.
Nessun datore di lavoro dovrebbe poi chiedere pagamenti di alcun genere. Che si tratti di prezzi di fantomatici corsi di formazione associati a promesse di assunzione, di eventuali tasse, o di acquisti forzati di materiali, nulla è giustificabile.
Infine, non meno importante, è ciò che accade durante il colloquio. Anche in questa fase è essenziale aprire bene le orecchie, ponendo l’attenzione su eventuali domande scomode. Nessuna di queste dovrebbe vertere su argomenti troppo personali o economici. Nel caso in cui questo accadesse, è bene sorvolare in cerca di nuove opportunità.
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