La chiusura della Partita Iva richiede degli specifici passaggi e documenti da consegnare all’Agenzia delle Entrate: la mini-guida per non commettere errori.
Quando un libero professionista o titolare di ditta individuale decide di cessare la propria attività lavorativa può anche optare per la chiusura della Partita Iva, un momento importante della carriera che necessita di corrette procedure burocratiche in modo da evitare problemi futuri con il Fisco o altri enti come eventuali sanzioni o adempimenti amministrativi.
La chiusura della Partita Iva, difatti, non avviene automaticamente quando si cessa la propria attività professionale, ma bisogna seguire dei passaggi. Nel prossimo paragrafo, vi forniremo una guida con tutto quello che c’è da sapere sulla procedura ed i costi della chiusura della Partita Iva.
Non è raro che un professionista o il titolare di ditta individuale decida di interrompere la propria attività economica o professionale. In questi casi, però, non viene chiusa automaticamente la Partita Iva, procedura di cui si deve occupare lo stesso titolare. Il Fisco, però, può disporre la chiusura in automatico quando Partita Iva risulta inattiva da tre anni.
La procedura da seguire necessita di alcuni specifici passaggi e documenti da presentare all’Agenzia delle Entrate. Se la Partita Iva è stata aperta come persona fisica o ditta individuale bisogna procedere compilando il modulo AA9/12 da presentare all’ente telematicamente (via Pec), via posta con raccomandata o di presenza consegnandolo ad uno degli uffici territoriali. Procedendo con l’invio via posta o telematico bisognerà allegare copia del documento di identità e del codice fiscale.
Per le società è necessario utilizzare il modulo AA7/10 con contestuale cancellazione dal Registro delle Imprese da effettuare mediante il modello ComUnica. Per evitare sanzioni, è necessario procedere con la chiusura entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività.
La Partita Iva può essere chiusa anche in presenza di debiti, ma la procedura non cancellerà i debiti che dovranno essere comunque saldati. Infine, sarebbe consigliato prima di procedere con la chiusura fare una verifica sulle fatture incassate e sull’assolvimento degli contributivi e fiscali, così da evitare eventuali problemi.
Per quanto riguarda i costi, la procedura è gratuita per un libero professionista, mentre per le imprese sono previsti dei costi per la cancellazione dal Registro che possono variare dai 50 ai 100 euro. È possibile affidarsi per la chiusura della Partita Iva ad un commercialista che si occuperà di tutte le pratiche burocratiche. In questo caso bisogna tenere in considerazione l’onorario del commercialista.
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