Sono diverse le forme di pensionamento anticipato attive nel 2025, una di queste consente di lasciare l’impiego a 62 anni di età: vantaggi e svantaggi della misura.
I lavoratori, anche nel 2025, potranno lasciare l’impiego in anticipo rispetto ai requisiti previsti per la pensione di vecchiaia, grazie alle varie forme di pensionamento anticipato, confermate dall’ultima Legge di Bilancio approvata dal Governo a dicembre dello scorso anno.
Fra queste rientra anche un particolare meccanismo che permette di andare in pensione una volta compiuto il 62esimo anno di età, ma solo rispettando specifici requisiti anche per quanto riguarda l’anzianità contributiva. La misura in questione, però, prevede anche delle limitazioni per il lavoratore. Analizziamo, nel prossimo paragrafo, di quale forma di pensionamento anticipato si tratta e quali sono i pro e i contro della misura.
Uno dei temi centrali della Legge di Bilancio 2025 è stato quello delle pensioni. Tra le varie misure introdotte dal Governo, rientra la proroga dei meccanismi di pensionamento anticipato, come Opzione Donna, Ape Sociale e Quota 103.
Quest’ultima forma consente ai lavoratori di lasciare l’impiego una volta compiuti 62 anni d’età e maturato almeno 41 anni di contributi. Per accedere al meccanismo è necessario aver raggiunto i requisiti appena descritti entro il 31 dicembre 2025. Non tutti i lavoratori possono accedere a Quota 103, ma solo i lavoratori autonomi e dipendenti, sia pubblici che privati, iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria e alle sue forme esclusive e gli iscritti alla Gestione separata dell’Inps. Non possono usufruire della misura, invece, gli appartenenti alle Forze Armate, il personale di Polizia e Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza.
Accedendo a Quota 103, dunque, si può lasciare l’attività lavorativa con 5 anni di anticipo rispetto ai 67 anni di età previsti dalla pensione di vecchiaia, ma è necessario sapere che l’importo dell’assegno sarà calcolato con il metodo contributivo e la cifra lorda mensile non può essere superiore a quattro volte il minimo Inps (per il 2025 circa 2.410 euro lordi). Non solo, aderendo a questa forma di pensionamento anticipato non è possibile percepire altri redditi da lavoro di qualsiasi tipo sino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia (67 anni di età).
Infine, bisogna considerare che Quota 103 rientra tra i meccanismi che prevedono il sistema delle finestre mobili. Si tratta di finestre temporali di attesa tra il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento e l’effettiva erogazione del trattamento. In particolare, è prevista una finestra mobile di 7 mesi per i lavoratori autonomi o del settore privato e di 9 mesi per i lavoratori pubblici.
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