Perché per legge la Gioconda non può tornare in Italia (pur volendo)

La Gioconda è uno dei quadri più famosi al mondo, ma alla credenza che sia stata rubata e portata in Francia non ci crede più nessuno (o quasi)

Quando si parla della Gioconda gli animi si scaldano e molti sostengono che il quadro sia stato rubato all’Italia. Ma cosa c’è di vero in questa affermazione? Nulla. Circola la voce, ormai, da parecchi che il quadro più famoso al mondo sia stato sottratto ingiustamente e che si trovi “incarcerato” al Louvre per qualche oscura ragione.

Gioconda Louvre
Perché per legge la Gioconda non può tornare in Italia (pur volendo) (Pratoblog.it)

Un numero elevato di cittadini ha dato vita a un gigantesco falso mito che puntualmente aleggia tra i discorsi di chi non comprende che non esistono motivi per cui la Gioconda dovrebbe tornare in Italia.

La Gioconda e la falsa credenza

La Gioconda è il quadro più famoso di Leonardo da Vinci, tutti la vorrebbero e tutti ammirano la sua bellezza, ma bisognerebbe informarsi un po’ meglio sull’opera più emblematica del mondo. Il quadro più volte si è trovato al centro di contese e discussioni, a volte, molto accese. Ma l’obiettivo non è quello di parlare della tecnica adoperata per dipingerla o della sua storia, ma del motivo per cui nel Bel Paese non può tornare. Iniziamo dicendo che la Gioconda è anche conosciuto come Monna Lisa, si tratta di Leonardo da Vinci, ed è stata dipinta i primi anni del 1500.

Monna significa “Signora” e raffigura il ritratto di Lisa Gherardini, si tratta di una nobildonna appartenente all’aristocrazia fiorentina. L’artista, durante il corso della sua vita, curò ossessivamente il dipinto, ragion per cui non è stata portata con ogni probabilità portata a termine. Purtroppo, il numero delle persone che crede che non sia di legittima proprietà dei francesi è altissimo. Ma è bene sapere che nel 1516 fu proprio Leonardo da Vinci ad accettare l’invito del re di Francia Francesco I e portò con sé il suo amato quadro.

Monna Lisa Leonardo da Vinci
La Gioconda e la falsa credenza (Pratoblog.it)

A confermare quanto detto anche anche Giorgio Vasari, la più autorevole fonte. A tal proposito sì, è sbagliatissimo pensare che sia stato Napoleone a trafugare il dipinto durante le campagne in Italia e portarlo “di nascosto” nella sua patria. La verità è solo una: il pittore ha scelto di portarla con sé. Il dipinto si trovava in Francia già dal 1517. Nel 1518 alla morte di Leonardo da Vinci, l’assistente di quest’ultimo Gian Giacomo Caprotti, ereditò tutti i quadri e tra questi ovviamente troviamo la Monna Lisa.

Per andare più nello specifico il Salai, ovvero l’assistente succitato ha deciso di vendere la Gioconda per 4 mila ducati d’oro. Non possiamo non dirvi che, a quel punto, il quadro più famoso al mondo rientra tra le collezioni dei reali francesi. Con lo scoppio della Rivoluzione Francese, furono gli stessi rivoluzionari ad insistere affinché una parte della collezione fosse trasferita nella Galleria del Louvre. La becera credenza che la Gioconda è stata saccheggiata, dunque, non troverebbe terreno fertile, si tratta di una notizia campata in aria.

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